Famiglia: Valerianaceae
Genere: valeriana
Specie: valeriana officinalis
Habitus: erbacea perenne
Breve rizoma stolonifero, fusto eretto e solcato in superficie da scanalature, radici fibrose
Foglie: opposte e prive di stipole, con picciolo presente solo nelle inferiori (le superiori sono sessili); tutte si presentano composte e imparipennate, costituite da 11-19 foglioline a lamina intera o dentata e di colore verde intenso.
Fiore: I fiori, leggermente profumati, si trovano riuniti a formare un particolare tipo di infiorescenza detta corimbo; sono ermafroditi, con calice ridotto e corolla a 5 petali, tubolare e dal colore rosa chiaro; l'androceo è composto da 3 stami, il gineceo da un pistillo tri-carpellare con ovario infero e uniloculare. La fioritura avviene in aprile-giugno e l'impollinazione è entomogama (tramite Insetti).
Frutto: è un achenio striato provvisto di setole piumose derivanti dalla modificazione che i piccoli denti del calice subiscono con la maturazione.
Aspetti fitoterapici
Principi attivi: acidi valerenici e altri derivati terpenici presenti nell’olio essenziale tra cui i composti iridoidi, valepotriati, alcuni alcaloidi tra cui valerinina, attinidina e valtrossale; dei flavonoidi tra cui linarina, 6-metilapigenina ed esperidina.
Proprietà: in uso interno è emmenagogo, diuretica, dissolve i “vapori” epidemiali; giova nei dolori articolari e artrosici; scaccia le flautulenze e sblocca l’attività renali provocate dal freddo. In uso esterno applicata, giova nel mal di testa, blocca i catarri, lenisce eritemi cutanei arrossati; giova nelle emorroidi e nelle ulcerazioni cutanee; istillata negli occhi rischiara e rafforza la vista.
Organo tropismo:apparato genitale femminile, apparato renale, intestino, apparato osteo-articolare; pelle; occhi.
Umori: si oppone alla Flemma e alla Malinconia perverse e ne compensa gli effetti deleteri.
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