Raccolte primaverili: Silene vulgaris

Silene vulgaris

Continuiamo a conoscere le piante spontanee del nostro territorio.

Questa in particolare la adoro, sia per il fiore che mi accompagna sempre nelle raccolte di maggio, sia per il sapore e le proprietà che ha la pianta.

È infatti una pianta spontanea bella da vedere, buona da mangiare e che fa bene alla salute.

Secondo la tradizione il suo nome deriverebbe dal greco "Silenòs", secondo la mitologia è un semidio per metà uomo e per metà cavallo, figlio di Pan e di una Ninfa, educatore di Dioniso e suo compagno inseparabile, padre dei Satiri, sempre ebbro ed è proprio la somiglianza del fiore cicciotto della Silene, con la sua bella panciona che li unisce 😁. Ma il nome Silene si attribuisce anche a Selene la luna, perché alcune piante di questa specie, hanno fiori che si aprono di notte.


La Silene è una piante perenne appartenente alla famiglia delle Caryophyllaceae.

Conosciuta con tanti nomi comuni, come ad esempio stridoli o strigoli, è sempre stata apprezzata in cucina soprattutto in Romagna 😍 dove è una vera e propria verdura. 

Prima della fornitura si raccolgono le giovani foglie che si mangiano sia crude che cotte, hanno un sapore dolce e delicato. Dopo la fioritura risultano invece troppo coriacee.

Ma vediamo quali principi attivi e proprietà ha. 🤗

Ha un buon contenuto di Vit C e fenoli (antiossidanti), molti sali minerali, acido oleico, linoleico (omega 6), linolenico (omega 3), palmitico e stearico, mucillagini e saponine.

Questo mix di principi attivi fa si che in fitoterapia si usa per l'azione lassativa, diuretica  e depurativa per il fegato.

In antichità si usava come rimedio contro gotta, fuoco di Sant'Antonio e anemia.

Gli estratti di questa pianta, anche della radice che è simile per proprietà alla Saponaria, sono tutt'oggi utilizzati per la loro azione emolliente (ad esempio per fare un sapone o una lozione per la pelle), ma anche per alleviare i disturbi degli occhi.

Ma il suo uso è principalmente culinario, si trovano moltissime ricette, poiché estremamente versatile.

Per sfruttare al meglio i suoi contenuti di Vit C è preferibile consumare i giovani germogli crudi in insalata, o leggermente scottati o al vapore.

È ottima nella preparazione di risotti, frittate, ripieni, rustici, ma anche per ottenere un pesto gustoso (con nocciole tostate, del grana, o parmigiano) per condire la pasta.

Quindi se avete l'opportunità di raccoglierla, sbizzarritevi e inviateci le vostre ricette e le vostre foto 😍😋😋😋

Come sempre a presto, buona giornata.

Vale💚🌹

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